Il tempo è un concetto relativo quanto elastico: un inganno!

 

Vivo

 Vivo di folate di vento: calde, avvolgenti, impercettibili…

fragili… pungenti, fredde, inquietanti…

 Vivo!... 

 

 Rebellare

 Aprirsi al sole che "splende sempre" è come mangiare il fuoco: troppo facile!

Meglio passarselo sul corpo e imparare ad amare il buio 

 

 

Amore

 Tutto è Imperfezione

in questo universo;

diventa Armonia

quando la Meraviglia

ristabilisce l’Ordine

nel caos

 

Catene    

Siamo angeli in catene in questo Universo...

Dio ha dimenticato di scioglierle!

 

 Titolo dell'opera: "Il Labirinto" 53X41 anno 2017

 

Nata per essere libera

 Jenny Capozzi è nata nel 1966. Giornalista, scrittrice, ricercatrice e documentarista vive e lavora in Irpina in uno dei Borghi più belli e piccoli dell’Italia Meridionale, Petruro Irpino, che fa da spartiacque tra la provincia di Benevento e quella di Avellino. Direttore Responsabile del periodico “l’Informazione” è Vice Presidente nazionale dell’Associazione di promozione sociale e culturale contro la violenza sulle donne e sui minori “No vuol dire No”. Organizzatrice di eventi culturali e sociali al suo attivo conta diverse pubblicazioni di carattere storico, ricevendo Premi e Riconoscimenti per il valore culturale delle sue ricerche.  Grazie alla sua esperienza in ricerche storiche di archivio ha realizzato, anche su commissione, ricostruzione di Alberi Genealogici. Tra i libri storici pubblicati: “Petruro chi parla diventa pietra” (1998) edito dall’AGM (Poligrafica Editoriale di Ceppaloni – Benevento) e patrocinato dal Comune di Petruro Irpino e “Il sindaco garibaldino” - Angelo Troisi, il patriota che finanziò la Spedizione dei Mille con tremilacinquecento ducati d’oro – (2011) edito da “Edizioni Il Papavero”. Quest’ultimo volume, rientra tra le commemorazioni ufficiali del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia e patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Campania, la Provincia di Avellino e il Comune di Petruro Irpino. Nel 2012, al testo viene conferito il "Premio d'Onore" per opera fuori concorso al XVII Premio Letterario Nazionale di Poesia e Narrativa "Città di San Leucio del Sannio". Lo stesso libro è esposto al Museo Centrale del Risorgimento al Vittoriano di Roma.

“Saccio ‘nu cunto” è il titolo della raccolta di favole e fiabe della tradizione letteraria orale, divenuto poi, testo scolastico in vernacolo irpo/sannita per il recupero della lingua madre. Il libro, edito da “La Scarna” nel 2001, è stato adottato come testo scolastico dalla Scuola Secondaria di Primo Grado “Federico Torre” di Benevento dal 2002 al 2005. Ha collaborato alla stesura di diversi libri tra cui “Il triangolo stregato” di Carlo Napolitano” e “Il guardiano di pietra”: ricerche sul mito del Noce di Benevento e le Streghe. Ricerche e approfondimenti storici pubblicanti su diversi quotidiani e riviste campane. Partecipa a diversi concorsi di poesia (dialettali e in lingua) con successo ricevendo attestati di merito attestandosi nelle prime tre posizioni. La poesia “Na tempesta dint’a ‘nu surriso” diventa il testo di una canzone di Gennaro Curato che magistralmente la musica.

Attualmente, ha intrapreso gli studi di Scienze Religiose presso ISSR San Giuseppe Moscati di Benevento della Pontifica Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e lavora, nel contempo, alla stesura di un romanzo. Di prossima uscita una silloge di poesie correlate dalla sua ultima passione: la pittura, informale astratto polimaterico. 

 “La mia razionalità irrompe dove il passo degli angeli prosegue delicato”: emozioni, sentimenti e pensieri, finora tracimati con l’arte di “manipolare le parole” vengono nell’impalpabilità rimescolati in un linguaggio diverso prendendo consistenza nella materia, nel bisogno di sporcarsi le mani nel pensiero ed entrare a piedi nudi nella mente. Colore, materiali diversi e tecniche differenti per narrare e narrarsi tra il Fine Ultimo, la Vita e la Morte, il Bene e il Male e la Libertà. Sì la Libertà! Questa particella invisibile, fluttuosa, impalpabile, mutevole dai tratti soggettivi o universali? Oppure antonimia di Felicità? Nel procedere del Tempo tutto è relativo, perché del Tutto il “Per sempre è… ora!”

 

 

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La mia razionalità irrompe dove il passo degli angeli procede delicato

 

 

 

"La mia razionalità irrompe dove il passo degli angeli procede delicato" è la poesia che ha ispirato l'opera Magnificat! 70X60 (2018) parte di una serie dedicata alla ricerca della Verità. Tra queste: Ave! ... Maria 70X50 (2018) collezione privata, Theotokos 90x60 (2019) e Πάτεр 74x61 (2020). 

 

 

 

 

 

Deserto nell’anima

 

Sfioro sentieri lungo i quali

gli angeli non osano camminare.

Ai confini di un cielo nero, senza colori,

quando una nebbia spessa soffoca l’amore

e il dolore è trafitto dalla rugiada.  

Là, dove l’anima è un deserto

E il tempo scioglie i nodi intorno al cuore.

 

In attesa di un’altra Alba

 

Lungo i marciapiedi

aliti di respiro rotolano

soffocati da vivaci

folate di vento

mentre foglie di tiglio

accarezzano pezzi di vita

adagiati su rami secchi.

 

Al riparo di un vecchio ponte,

lungo binari deserti, artisti imbrattano

solitari gomitoli di nuvole impazziti

per l’eco di un temporale lontano.

 

I colori di un tramonto

rifiutano di riflettersi

tra le note del canneto

assopito sulle acque

di uno stagno che si ingrigisce

mentre il sole muore.

 

Trafitta dall’oscurità

È l’anima della Terra

che si spiega

tra le pagine ingiallite

di un vecchio libro

in attesa di un’altra alba.

Come un granellino di sabbia nel deserto, tormentato dalla tempesta.

Chiove

 Chiove e piens ca tutto se lava:

‘a terra, ‘e sciuri, ‘e fronne

e ‘a vianova, c’addora  d’aspro

dopp ‘na jurnata ‘e sole cucente.

Chiano chiano, fitto fitto

doce doce, te pare de vede’

pur ‘e pensier sciacquati.

Tutto se fa’ bello pe’

n’ata sfera ‘ePe ‘nata sfera de sole c’add ascì.

Quanno, ‘a ‘ndrasatta, ‘nu viento

‘nzeghente spezza ogni fantasia.

E t’accuorgi ca ‘a chiacchiera

dell’acqua ca scorre,

nun tene allerezza,

e nun caccia ‘e pensieri

ma assaje male te fa'.

‘A ‘nfruscata s’appantana

n’coppa a ‘nu lietto ‘e suonni perduti

ammescati a terra e pampene ‘e cerza

ca sulo ‘u tiempo po’ cunzuma’.

‘Na rosa e maggio s’è lavata

ma ‘u sape buono ‘a fine ca fa’.

‘U sole sponta da ‘nu purtuso

ma d’int a ‘stu core calore nun fa.

 

Mentre me parla

 Tutto se po’ sente e cu tutto se po’ parlà:

c’ ‘u cielo, ‘ u mare e ‘u viento

c’u migliare de rose ‘e stelle lucient

c’ ‘a luna pezzente e ‘u sole tremante.

Nun è assaje difficile, pecché tutti ‘u puonno fa’

se po’ song parole d’ammore ca sullevono ‘u core …

Sincere e fresche carezze, a vote pungente,

pe’ abbiccià ‘na fauci brigante

e smurza’ na preta vullente.

Ogni cosa tene voce, te sulleva e sente ogni cosa.

Ah! Comme vurria sentì accussì a voce toja

ca mentre me parla sento:

cielo, mare, viente, sole, luna, rose e furesta

denno fuoco a ‘st’anema  ‘ntempesta. 

 

Speranza

 Ogni lacrima di Dolore,

cadendo in un angolo

nascosto dell’anima,

si fa soffio di vento sfamando

l’irrazionale Comprensione

chiamata Speranza

 

Follia

 Continui a passeggiare nella mia anima.

Fermati! … Oh Follia!

Vaghi all’orizzonte e godi dei silenzi

dal sapore forte di un desiderio mai avvizzito.

Ricordi che si annullano in labbra di metallo dure

dall’aspro retrogusto di una attesa.

Oh Follia… Fermati! 

Ancora arde prepotente il Dolore

che diventa un fuoco più travolgente dell’Amore.

 

Titolo dell'opera: "Esplosione" 110x86 anno 2019

Prigioniera sei nella mia mente Armonia imperfetta...

 

 

 

 

"Prigioniera sei nella mia mente Armonia imperfetta tra Vortici di passato e Gorghi di Futuro… Vaghi!"

 

Titolo dell'opera: "Colorami" 70x80 anno 2017

 

 

 

Colorami

Dipingimi in un tramonto 

tra volti di pietra e lacrime di sale

Vestimi a festa di colori frementi,

brillanti come un'attesa

Colorami un sorriso

tra rughe di vita e gocce di lacrime di pena

E... A tratti, nei miei occhi

lascia scivolare il dolore

Abbozza un'illusione!

... Non voglio scontare la morte

vivendo

 

Scoppia nel Cuore

Scoppia nel Cuore

L’alba quando accarezza

un prato di fiori

e ombre di sassi danzano

 

Scoppia nel Cuore

La tenerezza quando

si discioglie in una pena

e la dolcezza si acconsente al dolore

 

Scoppia nel Cuore

una preghiera stonata quando

accorda parole di canto antico

e si posa su labbra peregrine

 

Scoppia nel Cuore

la luce di una stella quando

sussurra all’orecchio degli amanti

note ancora sospese di tempo

 

Scoppia nel Cuore,

un pensiero sempre vivo quando

si scompone tra le braccia

e, nella notte, giunge alla tua terra

 

Scoppia nel Cuore

il vento di collina quando

danza lascivo tra gli olivi

e… brucia! Prigioniero della passione

 

ScoppiaMi nel Cuore

Amore

… sempre, per sempre, ancora

… Ora! Tu … Amore

 

L'inferno nel corpo

Si nascondeva l’anima

piegata sulle gambe, piangendo.

Sporcata da mani di bestia

mentre un  Silenzio di parole

soffocate l’avvolge.

Sventurata come Merope fugge

ma lentamente muore

dentro, senza colori, senza rumori.

Come Eco,  disperato  è il  suo canto

senza armonia,

con l’inferno nel corpo

e il dolore che diventa

legame più forte dell’amore.